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Puddu-Sbarbati: il carteggio

     Lello Puddu, da sempre repubblicano, e sicuramente col sangue color edera nelle vene, ha inviato recentemente una lettera a Luciana Sbarbati con la quale, pur apprezzando la partecipazione al terzo polo, ha contestato alla senatrice la debole opposizione a Berlusconi, la ripresa dei contatti con Francesco Nucara, attuale segretario del Pri, e la freddezza ostentata verso la manifestazione di Roma del 22 u.s. che ha visto tra i partecipanti di rilievo l'on. Giorgio La Malfa.
     Riportiamo dunque integralmente di seguito la risposta di Luciana Sbarbati a Lello Puddu, in quanto consideriamo di interesse politico generale la discussione in corso.



     Caro Lello,

rispondo alla tua solo per il rispetto profondo e l'affetto che ti porto, altrimenti non l'avrei fatto, perché la ritengo assolutamente ingiusta e preconcetta.
     E' chiaro da ciò che dici che sei totalmente disinformato, e certo non per mia responsabilità, circa il percorso politico e la linea da me seguita, che è quella decisa al nostro ultimo congresso.
     Con la delibera congressuale abbiamo sottolineato la necessità che la cultura repubblicana e i repubblicani che vogliono rappresentarla devono fare uno sforzo per la riunificazione per poter ancora aspirare ad esprimere qualcosa e incidere nella vita politica del nostro Paese con una proposta libera, non asservita al pensiero unico di qua o di la, come vuole questo assurdo bipolarismo. Il bipolarismo che ha fallito (e oggi tutti dicono quello che io vado affermando da più di due anni) perché ha voluto proditoriamente diventare bipartitismo, precipitando il Paese e la politica italiana su posizioni fondamentaliste che, nonostante i richiami del Capo dello Stato, non consentono né il dialogo costruttivo, pur nel confronto serrato e duro tra maggioranza e opposizione, e men che meno la governabilità.
     Il dialogo con il PRI, per ricomporre la diaspora, è stato difficile e accidentato, spesso anche strumentalizzato da chi non vuole la ricomposizione, ma è sostenuto oltre che dagli iscritti anche da un intero mondo repubblicano convinto come lo sono io che l'unità, soprattutto oggi, per una forza come la nostra sia un valore. D'altra parte tra i repubblicani la dialettica è stata sempre vivace e spesso molto aspra. Nessuno si scandalizzerà se ci saranno posizioni alternative che si dovranno confrontare con serietà per trovare una nuova sintesi politica (ti allego il documento dell'accordo che apre la via alla riunificazione da farsi al prossimo congresso).
     I repubblicani divisi sono stati a poco a poco annientati, ridotti al silenzio. Ci impediscono (vedi il PD) di esprimerci e di andare sulla stampa con le nostre posizioni diverse su federalismo, laicità, scuola pubblica e università, riforma dell'amministrazione, linee strategiche sull'economia e sull'energia, Europa, ecc. che io ho sempre rappresentato in Parlamento facendomi carico di parlare in dissenso dal gruppo (cosa peraltro non semplice). Se non hai rilevato le mie posizioni sulla stampa, ti prego di leggere gli atti parlamentari che attestano il mio lavoro politico costante e lineare, che nulla concede al centrodestra, ma neppure al PD né al suo fariseismo.
     Circa l'impegno per la Sardegna posso solo dirti di aver ricevuto riconoscimenti dai rettori delle università, dai sindacati, dagli amministratori, da semplici cittadini ai quali ho sempre dato risposte e impegno per risolvere i problemi. Niente ho avuto invece dagli amici repubblicani, se non qualche indicazione o suggerimento dall'amico Corrao con il quale i rapporti sono stati costanti e al quale ho sempre inviato (come a tutti gli altri) gli atti ispettivi e di impegno per la Sardegna che ho presentato in questi due anni. Ciò detto passo al mio "comportamento debole con Berlusconi" che non voglio commentare.
     Ti allego solo qualche mail da parte di persone che neppure conosco, che hanno ascoltato e capito il mio intervento, nonché il testo dello stesso. Forse leggendolo potrai apprezzarlo per ciò che vale, cosa riconosciuta anche dallo stesso PD.
     Non faccio politica per odio e la mia distanza da Berlusconi è siderale. Certamente non cambio idea perché Berlusconi è venuto a stringermi la mano e i complimenti che mi ha fatto sono stati semplicemente perché "pur essendo stata la più politica e la più severa sono stata quella che ha parlato di contenuti, in modo elegante senza scendere sul personale" e non credo che ciò possa urtare la sensibilità dei repubblicani né scalfire la mia credibilità.
     Circa la riunione del 22, della quale non avevo avuto nessuna notizia né ero stata coinvolta mi preme dirti che il sig. La Malfa l'ha fatta per impedire la riunificazione che si stava completando e per suoi problemi personali e politici.
     I romagnoli non sono disposti a lasciare il PRI e chiedono aiuto per affrontare il prossimo congresso. Sono convinta che, oggi più che mai, sia un dovere per noi, anche vista la situazione nazionale, tentare di riportare l'edera alla dignità politica che merita per ciò che ha rappresentato e può ancora rappresentare nonostante gli uomini che recentemente l'hanno esibita.
     Sento le difficoltà del percorso intrapreso ma sono convinta che comunque questa ricomposizione vada fatta.
     Dagli amici sardi mi sarei aspettata una vicinanza diversa a livello di consigli e anche di possibilità di organizzazione dell'MRE in Sardegna, poiché non è più pervenuto, da tempo, neppure il tesseramento.
     Da parte mia ci sarà comunque il rispetto per le vostre decisioni che spero assumerete dopo aver conosciuto e capito cosa sono stati questi lunghi mesi di confronto e di vita politica per me e per l'MRE.
     Rispetto alle "schifezze per le quali non hai visto i miei commenti" ti preciso che sono stata la prima e l'unica in sede di fiducia al Governo a chiedere le dimissioni del Premier per amore del Paese. Questo è un atto politico e non intendo essere coinvolta nello squallido dibattito sulle altrettanto squallide miserie di fronte alle quali ci ha messo il presidente del Consiglio. Non ingrosserò la schiera di chi si diverte di fronte a questo sporco spettacolo e fa sarcasmo greve su queste cose che ci sporcano tutti, la politica è altro, fare opposizione è altro pure.
     Tanto ti dovevo per chiarezza. Se vorrai, se vorrete, sono a disposizione per chiarimenti. Se non lo riterrete opportuno sarà vostra responsabilità. Grazie comunque per l'amicizia e per quello avete voluto insegnarmi.

(P.S.: Poiché i contenuti che ti rappresento non sono personali ma di chiarimento politico, ritengo giusto inviare per conoscenza la presente anche agli altri amici sardi dell'MRE.)

Sen. Luciana Sbarbati - 26/01/2011


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