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L'on. Francesco Nucara, segretario nazionale del PRI e la sen. Luciana Sbarbati, segretario nazionale del MRE, hanno convenuto sulla necessità di porre fine all'attuale divisione delle due componenti organizzate del Movimento politico Repubblicano, sancendo, attraverso un congresso nazionale, la ricostituzione dell'unità del Partito Repubblicano Italiano. I due segretari con questa decisione intendono dare vita al primo nucleo costituente di una più ampia famiglia repubblicana-liberaldemocratica in grado di creare in Italia un più forte ed efficace interlocutore dell'ELDR (il raggruppamento politico parlamentare operante nel Parlamento europeo) a cui da sempre aderiscono il PRI e l'MRE. In questa prospettiva intendono operare per il superamento dell'attuale bipolarismo, che senza fornire garanzie di un'adeguata capacità decisionale, ha nel contempo accentuato la dilacerazione politica e sociale del nostro Paese. Il forte impegno programmatico, da sempre aspetto peculiare del repubblicanesimo, (Ugo La Malfa definiva il PRI il partito dei contenuti) sarà la principale caratterizzazione del PRI e del nuovo raggruppamento nazionale che farà riferimento all'ELDR e gli aspetti prioritari ma non esclusivi saranno: 1) il recupero ed il rilancio della competitività del sistema Paese nel contesto dell'economia globale, per riprendere un percorso di crescita e di sviluppo, unica azione efficace per il rilancio dell'occupazione, e in particolare di quella giovanile, fenomeno drammatico dell'Italia; 2) un serio ed efficace piano di riduzione del debito pubblico (valutato in circa 1870 miliardi di Euro), oggi attestato al 118% del PIL, per rientrare entro un quinquennio al 60% del PIL; 3) una forte politica di lotta e recupero dell'evasione fiscale (vera macelleria sociale del Paese) per conseguire entro 5 anni l'obiettivo del recupero dell'attuale livello delle imposte evase, stimate in circa 130 miliardi di Euro (circa 9 punti percentuali di PIL), con l'impiego di tecniche (anche le più invasive) e modalità operative avanzate, peraltro già in uso in altre democrazie occidentali; 4) un efficace piano di opere ed interventi infrastrutturali per il recupero del gap tra l'Italia e il resto dell'Europa; 5) una adeguata politica di riduzione fiscale, rivolta essenzialmente ad abbattere il cuneo fiscale per le imprese e il lavoro dipendente e per sostenere i redditi bassi di occupati e pensionati, condizione essenziale per poter conseguire l'obiettivo del rilancio dei consumi; 6) una concreta politica di sostegno della ricerca con adeguati finanziamenti in sinergia con il mondo universitario e il sistema produttivo per ridurre il gap in essere nel campo dei brevetti tra l'Italia e i paesi più industrializzati; 7) l'assunzione della questione meridionale come esigenza nazionale, senza la quale il Paese non potrà mai raggiungere livelli efficaci di sviluppo; 8) un congruo impegno politico e finanziario nei confronti dell'università, della scuola, della formazione e della qualificazione professionale, intesi come strumenti essenziali per il sistema paese; 9) il conseguimento del governo politico federale europeo, come emanazione diretta degli elettorati nazionali. Nel decidere il sistema di alleanze per le elezioni amministrative della primavera prossima i segretari del PRI e dell'MRE hanno concordato di privilegiare la politica dei contenuti rispetto agli schieramenti. In vista del congresso che dovrà sancire la riunificazione e dar vita a una nuova sintesi politica, l'on. Nucara e la sen. Sbarbati hanno convenuto di mantenere inalterata la propria rispettiva collocazione politico-parlamentare.
Luciana Sbarbati - Francesco Nucara - 19/01/2011
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