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Il conflitto in atto tra Russia ed Ucraina, che ha superato già il suo primo anno di vita, conduce a riflessioni riguardanti le modalità di dominio alle quali al giorno d'oggi ricorrono i potenti, anzi i prepotenti. Come in ogni guerra ci sono argomentazioni valide da una parte e dall'altra: nessuno ha mai tutta la ragione, nessuno ha mai completamente torto. Dico subito di essere solo marginalmente interessato allo svolgimento bellico di questa disputa e seguo controvoglia le malcelate indicazioni di una stampa sempre più obbediente al potere che conta. Con un certo stupore noto tuttavia che l'Europa unita schierandosi apertamente, pur non avendo un sistema difensivo proprio, e dipendendo in tutto e per tutto dalle scelte strategiche Statunitensi in qualità di presunto alleato Nato, ha iniziato a fornire armi al paese aggredito. Tutto quel che sta accadendo in verità striderebbe con quanto affermato da Gioele Magaldi sul suo saggio sui "Massoni", dove a pag. 3 afferma "che Angela Merkel e Vladimir Putin sono stati iniziati alla stessa Ur-Lodge, la Golden Eurasia": a meno che gli interessi in ballo siano stati così sostanziosi da riuscire a mettere contro due presunti fratelli massoni di una stessa loggia. Se fosse vero quanto affermato da Magaldi, dovremmo presupporre una lunga preventiva fase di trattativa sotterranea che avrebbe riguardato sia i soliti canali diplomatici che i vertici supremi del "sistema" mondiale di dominio occulto. Il ragionamento ci porta allora ad ipotizzare un iniziale tentativo di Putin di sottomettere l'Ucraina per via diplomatica e massonica, trasformatosi successivamente in un ricorso alle vie di forza, dato l'infruttuoso risultato dei colloqui. In senso lato potremmo allora continuare col ragionamento il quale ci conduce ad una incredibile conclusione: il dominio di una nazione su un'altra si può raggiungere sia per via diplomatico/massonica, che per via militare. Su quest'ultima non è il caso di dilungarsi essendo sempre palese e ben illustrata dalla "narrazione" oltre che dalla "storia". Invece di grande interesse politico sembra essere la forma di dominio occulta, di cui noi italiani siamo purtroppo vittime. In altri articoli precedenti abbiamo teorizzato il dominio, ad oltre settant'anni dalla fine della seconda guerra mondiale, che ancora agisce indisturbato su paesi come Italia e Germania, quelli usciti perdenti dal conflitto (vedi l'articolo "Si legge Germania si pronuncia Usa"). Anche la mancanza di una comune forza di difesa europea è una conseguenza del concetto di dominio che gli Usa starebbero esercitando sul continente europeo. Armandosi, l'Europa entrerebbe a far parte del sistema militare mondiale sottraendosi di fatto alla dominazione statunitense. Ma gli Stati Uniti del nord America riescono a dominare proprio tutti gli stati europei? Risposta: no! Perché bisogna distinguere; vi sono centinaia di installazioni militari Usa soprattutto sui paesi sconfitti, Italia e Germania, mentre, tanto per fare un esempio, il presidente transalpino De Gaulle fece sbaraccare dalla Francia tutte le postazioni militari statunitensi che ancora risultavano sul suolo francese, in quanto non permise che il suo fosse annoverato tra i paesi dominati. Da noi, ovviamente, avviene tutto il contrario: le numerosossime basi militari americane che i nostri politici fanno passare per postazioni alleate necessarie per la nostra difesa contro eventuali attacchi dei paesi dell'ex Unione sovietica (ivi comprese le organizzazioni segrete tipo "Gladio"), non sono altro che una forma di dominio militare più o meno palese. Infatti gli Stati uniti d'America continuano a mantenere e ad aumentare i loro siti militari italiani facendosi forza di (fonte wikipedia): 1) Clausole segrete della «Convenzione d'Armistizio» del 3 Settembre 1943; 2) Clausole segrete del «Trattato di pace» imposto all'Italia, il 10 Febbraio del 1947 (Parigi); 3) «Trattato NATO» firmato a Washington il 4 Aprile 1949, entrato in vigore il 1 Agosto 1949; 4) «Accordo segreto Usa-Italia» del 20 ottobre 1954 (firmato esclusivamente dai rappresentanti del Governo di allora e mai sottoposto alla verifica, né alla ratifica del Parlamento); 5) «Memorandum d'intesa Usa-Italia» o «Shell Agreement» del 2 Febbraio 1995. Ma tutto questo alle teste d'uovo americane non è bastato: infatti ci applicano anche una forma di dominio occulto, quello che tramite invisibili fili massonici lega la Cia americana alle logge italiane di vertice (P1 e P2, forse oggi diversamente nominate), grazie al quale gli obbedienti massoncini italiani di base ricevono gli ordini. Anche Francesco Cossiga, che a dire di Moro faceva parte "dell'inimitabile gruppo dirigente" italiano forse alludendo alla P1, nel suo testo "La versione di k" ed. Rizzoli, a pag. 134 affermò "che la P2 era un’organizzazione oscura che controllava tutti i ranghi dello Stato, che forse era collegata alla Cia". È appena il caso di ricordare al riguardo che la "segretezza massonica" si estrinseca oltre che nei confronti del mondo profano esterno soprattutto verso il suo interno, per non far conoscere la verità ai propri seguaci. Volendo allora estremizzare la sintesi, si arriva ad ipotizzare due forme attive di dominio: quella classica militare, con tanto di soldatini armati in divisa, ed una seconda ben mascherata, solitamente a conduzione massonica, che in cambio di benefici obbliga i propri adepti ad eseguire ordini. Una armata d'occupazione invisibile quest'ultima, con inconsapevoli militari senza divisa, senza armi convenzionali, sconosciuti fra di loro, spinti a calpestare tutto per interesse personale, anche se stessi, il proprio orgoglio, la propria libertà di pensiero, i propri familiari, ed a tradire il proprio paese, favorendo addirittura il dominio di altri stati sull'Italia.
di Giovanni Corrao - 08/04/2023
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