|
home page | archivio | documenti | album multimediale | biblioteca | links | scrivici |
Alcune notti fa, all'età di 88 anni, è venuto meno Lello Puddu, fondamentale e significativo punto di riferimento storico del movimento repubblicano in Sardegna. La passione politica e l'attrazione per le idee originali di Ugo La Malfa lo vedono giovanissimo, con i pantaloncini corti, come lui stesso usava dire, attivarsi per assemblare nell'isola un gruppo di volenterosi amici desiderosi di propagandare le idee del Partito Repubblicano Italiano. Mezzo cagliaritano e mezzo nuorese, quando era tutt'altro che semplice spostarsi lungo le bianche e tortuose strade sarde del tempo, a proprie spese iniziò a girare in lungo e largo, illustrando e diffondendo l'ideologia repubblicana, cimentandosi in appassionanti comizi all'aperto, nelle piazze di molti sperduti agglomerati urbani. Fu così che imparò l'arte dell'oratoria, quella pura, accattivante, che in lui non sconfinò mai nella subdola retorica. Fino a pochi giorni fa, ormai in grado di muoversi solo su sedia a rotelle, mosso da indistruttibile volontà di partecipazione, ha presenziato a convegni e dibattiti politici e culturali, dando il suo contributo di storico lucido ed attento, rivitalizzando passati momenti della vita politica sarda, che stavano sbiadendo nel tempo. Lello Puddu è stato, nel corso della vita, grande animatore, segretario regionale e alto dirigente del Pri sardo, oltre che filo di congiunzione permanente con politici nazionali del calibro di Giovanni Spadolini, ed i La Malfa, padre e figlio. Fu, tra l'altro, anche Presidente dell'Ente Autonomo Flumendosa, e vicepresidente della Confapi nazionale. Quando, alla fine del secolo scorso, i costumi politici hanno mostrato inarrestabile deterioramento, insieme a Salvatore Ghirra e Marcello Tuveri, fraterni amici di vecchia data, ha dato vita all'Associazione politico-culturale "Cesare Pintus", con la quale i tre hanno contribuito al mantenimento in vita dei valori sociali e morali irrinunciabili, spesso bistrattati dalle nuove classi politiche rampanti. Un problema al cuore, anni fa, ha favorito il declino fisico del politico, conducendolo infine all'appuntamento con la morte nella sua casa, assistito, come sempre e fino alla fine, dalla premurosa moglie Anna. Nella mia lunga vita politica sono sempre stato dalla sua parte, fino ad accorgermi che non si trattava solo di comune passione per gli ideali repubblicani, ma di stima profonda ed affetto sincero.
di Giovanni Corrao - 1/10/2018
|
Edere repubblicane - Copyright © 2019 | WebMaster: Giovanni Corrao |