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Il riequilibrio dei diritti

     C'è gente, qualificata e di lingua tedesca, che ipotizza per l'Europa possibilità di ripresa solo fra molti anni. Quando dunque Mario Monti sostiene di vedere la luce, mi assale un velo d'angoscia, e mi chiedo quale sia il reale significato di quel messaggio, ed a chi realmente sia rivolto.
     La generale constatazione che in casa nostra non si faccia più politica, ben avvertita dalle persone comuni e tradotto nel popolare detto del "son tutti uguali", necessita da parte nostra una spiegazione politica.
     Deve essere successo qualcosa di veramente importante e misterioso, non facilmente identificabile, negli ultimi 40 anni nel nostro paese, che ha stravolto subdolamente la democrazia e le libertà individuali.
     Qualcosa che rassomiglia moltissimo, negli obiettivi e negli scopi, ma non nei metodi, ad un classico colpo di stato. Silenzioso e subdolo ... invisibile e diffuso. Qualcosa che ha coinvolto e fagocitato quasi tutta la cosiddetta classe politica italiana, a volte addirittura all'insaputa di chi ne è o ne è stato inconsapevole artefice.
     Questo avvenimento, di una eccezionale gravità in un paese repubblicano, sta mettendo contro tra loro le due parti di cittadini in cui, a grandi linee, è oggi diviso il paese. I fratelli d'Italia, a cui fa riferimento l'inno, sembrano essere oggi solo una piccola ma potente parte di essi: mentre gli altri, tutti gli altri, sono abbandonati al loro destino, solo liberi di arrangiarsi, se ci riescono.
     Questa unilaterale discriminazione sta creando forti tensioni sociali, ormai insostenibili, aggravate dalla crisi corrente. Ritengo che il nostro Partito possa e debba svolgere un ruolo di mediazione per convincere chi ha oggi il reale potere nelle mani a rinunciare a parte di esso per favorire il riequilibrio dei diritti. Nell'interesse di tutti. Quando nell'acquario l'acqua puzza, tutti ne soffrono: pesci grandi e pesci piccoli.
     Da un punto di vista strettamente tattico il Pri ha di fronte una grande doppia opportunità, proprio determinata dal crollo del berlusconismo. Riappropriarsi della propria identità, e presentarsi alle elezioni col proprio simbolo. ... Legge elettorale permettendo: naturalmente.


(intervento di Giovanni Corrao al Consiglio Nazionale PRI di dicembre 2012)



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