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Il mondo della cultura in lutto per la scomparsa di Alberto Tasca, uno degli operatori più attivi e appassionati non solo in città, ma in tutta l'Isola. È scomparso all'età di 55 anni martedì scorso, per un male incurabile che lo aveva colpito di recente. Alberto Tasca è stato uno dei promotori e sino all'ultimo dirigente della società di servizi culturali più importante della Sardegna ”La Memoria storica", fondata una ventina di anni fa, che ha gestito e gestisce tuttora, musei e centri culturali, ha organizzato decine di mostre, e soprattutto ha salvato e sistemato gli archivi storici di diversi comuni. Nei momenti di attività più intensa la "Memoria" ha avuto oltre cento dipendenti a progetto che si aggiungevano al personale fisso della società: specialisti di ogni disciplina (archivisti, archeologi, architetti, storici dell'arte, bibliotecari) e custodi, operai, tecnici occupati nei numerosi cantieri. Una macchina perfettamente oliata che si reggeva sulle singole professionalità, ma soprattutto sulle capacità organizzative e imprenditoriali di Alberto Tasca. A lui si deve il recupero degli archivi della Marmilla e di Bosa, con manoscritti che risalivano al Cinquecento e che rischiavano di andare perduti per sempre. A Cagliari la "Memoria storica”' ha gestito l'Exmà, il Lazzaretto e altre istituzioni cittadine, oltre ad organizzare tante esposizioni. Nell'ultimo anno Alberto Tasca era seriamente preoccupato per il futuro della società e dei tanti dipendenti e specialisti che, grazie alle sue iniziative nei vari comuni, venivano impiegati per i progetti a termine. La nuova legge regionale sui Beni culturali - come aveva denunciato poco prima che venisse varata - anziché aiutare, ha messo in serio pericolo proprio queste realtà già consolidate nel territorio. E Tasca stava lavorando proprio per trovare soluzioni a questa paradossale situazione. Cagliaritano, una profonda preparazione culturale che si univa alle competenze tecniche, un appassionato impegno politico nel partito repubblicano e nella Lega delle cooperative dove ricopriva ruoli dirigenziali. Ma Alberto Tasca era apprezzato soprattutto per le sue qualità umane, per i modi cortesi da gentiluomo d'altri tempi. Nell'ultimo decennio, poi, si era avventurato nel settore della televisione acquistando l'oristanese Nova Tv. E ora si apprestava alla nuova sfida nel digitale. Il suo sogno era quello di trasformare un'emittente locale in una tv regionale.
di C.F. su l'Unione sarda del 07/06/2007
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