Dalla stampa locale del 26 ottobre ho appreso la triste notizia della morte di Marco Marini, che fu per lungo tempo - dalla fine degli anni '60 ai primissimi anni '90 - militante e, sovente, dirigente del Partito Repubblicano Italiano.
     Le vicende della vita che tutti ci coinvolgono e, troppo spesso, travolgono, e la notizia (che mi fu data per certa) di una sua scelta politica a destra, dopo i fatti di "tangentopoli", mi hanno allontanato da lui, non con il pensiero però, che, anzi, più e più volte è tornato a rievocare momenti non ingrati della sua e mia vita.
     Meriterà, un giorno, ricostruire la storia della sua militanza - invero mai ideologica - e della sua attività come amministratore locale nella Provincia prima (1970-1975), nel Comune di Cagliari poi (1975-1990, se mal non ricordo). Sarà un modo, questo, per onorare la sua memoria.
     Io qui desidero rievocare appena le prime immagini - egli aveva allora l'età che ho io oggi -, che me lo riconsegnano nella sede repubblicana di via Sonnino 128: gentile, paterno (e un po' paternalista), propenso alle "cordate" (in positivo) e alle polemiche, ma sempre senza cattiveria. La sua politica era certo datata, ma temperata dalla sua bonomia. Era ancora il tempo della intelligente e colta partecipazione alla guida della comunità di partito di Bruno Josto Anedda, cui egli era legato da un solido vincolo di amicizia personale.      Iniziarono in quel periodo d'esordio (quasi) i nostri lutti: proprio con Bruno Josto Anedda (agosto 1974); essi sono proseguiti nel tempo - e quanti di essi abbiamo cercato di onorare nei modi che ci sono stati via via concessi! fino al più recente: il lutto dolorosissimo per la scomparsa di Roberto Dessì, che nella mia memoria molto si collega - in quel torno d'avvio della mia militanza nella FGR - alla figura di Marco Marini.
     Sia pace a lui, con tutto il cuore!