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PER GIANNETTO MASSAIU

     Non è facile, per la fraterna amicizia che mi lega e per gli ideali comuni che abbiamo sempre condiviso, parlare di Giannetto e fare uno sforzo per resistere a tentazioni agiografiche, ma pacatamente ricordare l’uomo di pensiero e l’uomo d’azione, il teorico e il politico, in una parola il “profeta laico” così come era stato definito, con una felice sintesi, in una non dimenticata intervista concessa tempo fa ad un quotidiano.
     Avvocato del foro di Nuoro, professionista di indiscusso valore, animato, da sempre, da una forte passione politica, praticata intesa e nel senso più alto e sublime del termine. Senza enfasi posso affermare che aveva un innato e coerente senso etico, nei comportamenti quotidiani così come nell’attività politica che ai vari livelli lo hanno visto protagonista.
     La sua figura di intellettuale laico, dotato di profonda cultura giuridica e politica, ne facevano un leader naturale. La sobrietà dei suoi comportamenti, il suo conversare sempre asciutto ma allo stesso tempo acuto, affascinante ed in tutte le occasioni ben ponderato colpivano efficacemente nel segno trasmettendo agli interlocutori un senso di profondo arricchimento spirituale.
     La sua presenza che lo hanno visto, ahinoi per troppo poco tempo, perché Giannetto poteva ed aveva sempre ardente voglia di fare ancora, così largamente incisiva nella vita movimento repubblicano sardo, con interventi, discorsi, con ostinata perseveranza per l’affermazione della politica come dovere civico irrinunciabile. La sua concezione della politica come religione civile sulla scia degli insegnamenti Mazziniani lo pongono nella grande scia dei Cesare Pintus, Michele Saba, Nino Ruiu lo pongono punto di riferimento di grande prestigio per le nuove generazioni.
     Lo ricordo puntuale direttore di una breve ma intensa attività pubblicistica come direttore del periodico “Nuovo Azionismo”, segretario provinciale e prestigioso dirigente del vecchio partito repubblicano, sempre indefesso operatore dell’ ENDAS, amministratore del Comune di Nuoro, dell’ Ospedale San Francesco. Incarichi assolti con grande onestà intellettuale, tanto da lasciare un indelebile segno di presenza prestigiosa, soprattutto all’interno del movimento repubblicano, in provincia di Nuoro e nell’intera isola.
     Lo ricordo quando, unitamente ad uno sparuto gruppo di sognatori diede vita alla sezione del partito repubblicano in questa città, senza mezzi ed in profonda solitudine, ma con spirito combattivo e determinato a mettere le basi ad una vera e propria scuola di educazione politica per diffondere il pensiero mazziniano rafforzato ed innestato nei più moderni ideali di Ugo La Malfa.
     Convivendo perennemente la dura condizione delle infime minoranze, nei momenti di grande sfiducia, per incoraggiarmi usava ricordare che la storia l’hanno sempre scritta le minoranze. Le sue ultime fatiche le aveva dedicate con forte impegno e passione nella sezione di Nuoro dell’Associazione Mazziniana di cui ci onoriamo di averlo avuto prestigioso presidente e nello sforzo di rivitalizzare il movimento repubblicano.
     Di recente lo abbiamo visto protagonista dell’incontro in occasione del convegno nel bicentenario del grande Giuseppe Mazzini, con il coinvolgimento degli studenti del liceo “Giorgio Asproni” di Nuoro, così come si stava impegnando a organizzare un grande convegno sulla figura di Giorgio Asproni.
     Un male incurabile, che lo ha debilitato nel fisico ma non mai nello spirito, caro Giannetto ci lasci un ricordo straordinariamente incisivo, i tuoi insegnamenti ci lasciano un profondo vuoto, forse incolmabile. Un commosso abbraccio a tutti i congiunti Nuccia, che adorava, ai figlioli che hanno di cui vantarsi d’avere avuto come genitore, e di cui non si stancava mai, anche se in maniera molto schiva di tesserne le lodi, ed alla cara mamma.
     Caro Giannetto un forte abbraccio, sarai sempre nei nostri pensieri ed indegnamente cercheremo di seguire il tuo esempio di morigerato galantuomo.

Gianfranco Murtas - 20/01/2006


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